06/11/14

Torneranno i prati (2014)

Dal 6 novembre al cinema

Trama

Nel Nord Italia, durante la prima Guerra mondiale, il fronte italiano vicino all’Austria trema e rischia di cedere sotto gli incessanti colpi di mortaio.

Recensione di: Torneranno i prati

Personaggi evanescenti senza volto e senza voce si rendono conto di non contare più di un numero in più o in meno sul computo finale dei caduti. 


Tra tattiche militari, elmetti e fucili con la baionetta, al fronte le storie di vita vissuta, le passioni e le particolarità dei commilitoni si fondono ed evaporano, mostrando in tutto il suo splendore la vacuità dell’utilizzo del mezzo bellico, dell’inutilità della propria vita e della pochezza della propria nazione e dei suoi rappresentanti.

Torneranno i prati è un film che analizza nel profondo le dinamiche dell’individuo quando mette a repentaglio la propria vita, scavando nella paranoia e nella paura sia tra chi non è tanto sicuro di quello che sta facendo, così come tra chi lo fa da una vita.

Forte emotivamente nel momento in cui i soldati si rendono conto che ciò che temono di più è il non essere ricordati, interessante storicamente nel riferirsi ad eventi che, veramente, rischiano di essere seppelliti ed abbandonati.

Diretto da Ermanno Olmi il 4 Novembre 2014, giorno in cui cade l’anniversario dell’Armistizio che pose fine alle ostilità della prima guerra mondiale, su iniziativa del Ministero dei Beni Culturali, Torneranno i prati è stato proiettato in quasi 100 nazioni, come a tentare di unire in un unico abbraccio cinematografico paesi che, ognuno con le sue ragioni, si sono scontrati nel primo conflitto mondiale.

Un film da vedere, ed apprezzare nella sua violenta potenza.

Voto:7
Durata: 80’
Di: Ermanno Olmi
Genere: Storico Drammatico

Con: Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti e Francesco Formichetti

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