Dall'11 settembre al
cinema
Trama
Antoine ha 50 anni,
trascorsi prevalentemente a dieta, facendo sport, non bevendo, non
fumando, evitando di arrabbiarsi. Gli viene un infarto e capisce il
vero significato della vita.
Recensione di:
Barbecue
Antoine viene
colpito da un attacco di cuore durante una maratona in cui stava
gareggiando insieme agli amici. Si risveglia in ospedale dove trova
la moglie, alcuni infermieri e gli stessi amici storici che conosce
da sempre. Di colpo realizza che così come l'impegnarsi nel non
fumare, non bere e non mangiare tanto non ha funzionato, allo stesso
modo continuare a fingere con i propri amici di essere un'altra
persona non ha senso. E quindi i ragazzi con cui è cresciuto si
ritrovano ad aver vicino un beone, fumatore accanito che appena ha la
possibilità li mortifica palesando i loro difetti. Nuovamente perde
i sensi e poi capisce che non ci si comporta neanche così.
Carino, fruibile ai
più ed interessante per alcuni temi trattati.
Un film
sull'amicizia, sulla salute (sia mentale che fisica), sul tradimento
e sull'amore. Ma non sul barbecue, per cui non si spiega bene il
titolo dato che non è l'argomento principale. L'amicizia, nonostante
ci sia qualche inevitabile falsariga di “Cena tra amici (2012)”,
è trattata in maniera originale, viene messo in evidenza il lato più
scomodo di ogni amicizia: le bugie per non ferire. Antoine decide che
è stupido non dire ad un amico come la pensa sul suo modo di
condurre la vita, e quindi lo dice e basta, senza freni inibitori,
praticamente Jim Carrey in Bugiardo Bugiardo.
I tempi, retaggio di
una cultura cinematografica come quella francese, sono
inevitabilmente dilatati rispetto alla poca velocità dell'azione
rappresentata. La regia trova degli spunti interessanti con alcune
inquadrature panoramiche a volo d'uccello, inquadrature sicuramente
leziose in una commedia, ma che comunque trovano una loro coerenza
visiva nel film.
Una classica
commedia francese, simpatica e leggera.
Voto: 6
Durata: 98'
Genere: Commedia
Di: Eric Lavaine
Con: Lambert Wilson,
Franck Dubosc, Florence Foresti, Guillaume Detonquedec
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